Individuare i vari “stadi di transizione” del proprio nucleo familiare, da cui derivano nuove esigenze e dove si concretizzeranno i propri progetti di vita, è l’esercizio più funzionale alla pianificazione.
Specificare e determinare i possibili eventi che possono modificare nel tempo la formazione e lo sviluppo della propria famiglia è fondamentale, ne vale il suo benessere futuro, la sua prosperità economica e continuità affettiva.
In pratica si tratta di dare forza e spazio ai propri desideri, al fine di porre le fondamenta per vivere la propria vita e quella dei propri Cari con piena soddisfazione.
Caratterizzare poi in ordine di priorità i bisogni che si presenteranno lungo l’intero arco del ciclo di vita, che sono personali, stimolanti e soprattutto condivisi con tutte quelle persone che si vorrà coinvolgere durante la propria esistenza.
Tutta questa progettualità dovrà contemporaneamente essere concretizzata attraverso l’individuazione e la costituzione di strumenti finanziari ben definiti per ogni singolo progetto, creando una vera e propria “dispensa” come fossero dei barattoli ben distinti, così come facevano i nostri avi pensando al loro immediato futuro e nelle diverse stagioni.
Da sempre, in ogni tempo, qualificate ricerche hanno evidenziato che famiglie a basso reddito e con capacità di risparmio veramente ridotte, sono riuscite a raggiungere significativi obiettivi di vita attraverso questa antica strategia.
Dare un nome ai soldi è una contabilità mentale che mette al centro il risparmio per finalizzarlo distintamente alle varie progettualità di vita, sviluppa comportamenti virtuosi di consumo e fa vivere la propria vita e quella della propria famiglia con sereno appagamento.