In ogni azienda che si rispetti il governo della situazione economica, finanziaria e patrimoniale è alla base della sua crescita e prosperità.Avere un piano strategico (pianificazione) in cui sono esplicitate le varie esigenze, obiettivi e progetti, si concretizza in un “documento contabile” che, con riferimento ai vari orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo, traduce in termini quantitativo – monetari i dati contenuti nel piano stesso.La cosiddetta pianificazione strategica aziendale:
E’ uno strumento di controllo di gestione;
Coordina e sintetizza dati relativi alle varie aree funzionali dell’azienda;
Riguarda un orizzonte temporale futuro;
Risulta uno strumento di elevata responsabilizzazione e di incentivazione dei dipendenti e dei manager dell’azienda, ovvero ne orienta i comportamenti futuri
L’opportunità per tutti i risparmiatori, allora, sta proprio nella capacità di applicare questo tipo di organizzazione nella gestione economica delle proprie sostanze, acquisendo le nozioni di base del cd.Budgeting Famigliare.
Dopo aver individuato gli obiettivi e le esigenze all’interno del prorio ciclo di vita, quantificati ed ordinati per priorità, ecco che il passo successivo è dimensionare le risorse presenti e future al fine di poter avere un quadro significativo circa le necessità economiche e finanziarie per raggiungerli.
Il segreto del benessere personale e famigliare risiede proprio nel pianificare il proprio futuro e quello dei propri Cari, preventivare le risorse necessarie per raggiungerlo più serenamente possibile e nel frattempo incentivare comportameneti virtuosi di consumo.
Il primo strumento di pianificazione e controllo è lo Stato Patrimoniale, dove sono registrati tutti i “comportamenti finanziari” passati della famiglia e si compone in:
– attività ( finanziarie e reali, come immobili e beni di valore);
– passività ( i debiti della famiglia verso altri soggetti)
Lo scopo finale di redigere uno stato patrimoniale è quello di indicare la ricchezza netta della famiglia, intesa come differenza tra attività e passività.
Il secondo strumento è il Conto Economico, dove sono registrati i movimenti in entrata dei redditi prodotti, al netto delle tasse e delle imposte, ed in uscita dai consumi effettuati per il mantenimento del proprio tenore di vita quotidiano.
Lo scopo finale di redigere un conto economico è quello di individuare il risparmio netto della famiglia, inteso come differenza tra reddito netto e consumi. Avere sempre ben chiaro il proprio stato patrimoniale ed il prorio conto economico, meglio se quest’ultimo “verificato” mensilmente, rappresenta la base della pianificazione strategica dei propri bisogni ed obiettivi di vita. Rappresenta la via maestra verso il benessere di ogni individuo perché avere ben chiaro cosa si vuole raggiungere e le risorse presenti e future che si ha a disposizione, permette di sviluppare comportamenti virtuosi di consumo, con la consapevolezza che prima “avrò pagato me stesso”.