La costanza di Peter Fill

Peter Fill. Classe 1982. Di Bressanone. Sciatore alpino italiano, vincitore di due medaglie iridate e di tre Coppe del Mondo di specialità.

Dopo la caduta nella discesa libera di Kitzbühel ha deciso di ritirarsi definitivamente dalle competizioni agonistiche.

Vi starete chiedendo. Perchè parliamo proprio Peter Fill? …e non di Sofia Goggia, infortunatasi il weekend scorso a Garmisch?

Ne parliamo perchè la carriera di Peter Fill è metafora di gestione. Di se stessi e del proprio futuro.

Peter Fill resterà alla storia, non solo per le medaglie mondiali (argento in superG nel 2009 e bronzo in combinata nel 2011), ma soprattutto per essere stato il primo italiano a conquistare l’ambitissima sfera di cristallo della discesa, sempre sfuggita ad altri atleti del calibro di Bode Miller e Kristian Ghedina.

Di coppe di discesa ne ha vinte addirittura due consecutive. Risultati eccellenti, scaturiti da una grande costanza!

Peter Fill saluta le gare dopo 354 presenze, poche vittorie ma con 22 podi in tre specialità. Podi che gli sono valsi le prestigiose vittorie in Coppa del Mondo.

Le sue conquiste sono la prova lampante che spesso, nello sport, così come nella vita, chi sa essere regolare raccoglie più di un vincente che sbaglia spesso.

Una grande dimostrazione di costanza, di come gestirsi nel breve periodo possa portare a successi nel medio e lungo periodo.

Un esempio per i giovani sportivi professionisti.

In campo. Nella vita!

Ph – Oasport.it

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