Guglielmo Stendardo, difensore di Napoli, Atalanta, Lazio e Juventus. Oggi avvocato e professore universitario di diritto sportivo alla LUISS. Ma ancora calciatore in promozione, proprio con la squadra dell’Ateneo romano. Ospite di Leggo, ha richiamato l’attenzione sulle problematiche del post carriera degli atleti professionisti. Scarsa scolarizzazione e “mala gestio” dei propri guadagni tornano sempre più spesso alla ribalta dei media nazionali. Andrea Abodi ( ex presidente della Lega B e oggi presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo) conferma nelle ultime ore la necessità di formare gli atleti per una vita lavorativa post carriera. Concordo con quanto ha dichiarato recentemente anche Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Non bastano la solidarietà e le iniziative di raccolta fondi per gli atleti in difficoltà (vedi la recente Charity Dinner di Palermo in attesa della partita della Nazionale di calcio in favore di Special Team Onlus presieduta da Paolo Maldini e Beppe Dossena). Bisogna cominciare un percorso culturale, andando nelle scuole, nei settori giovanili. E’ solo attraverso la pianificazione delle risorse, durante la carriera, che si può pensare a un futuro sereno. Ecco quanto sta facendo da mesi Next Life. Un tour on the road nelle università e nelle squadre sportive. L’obiettivo è quello di fornire agli atleti professionisti gli strumenti adatti per poter condividere con le proprie famiglie una vita in sicurezza finanziaria.
In italia 6 calciatori su 10 a rischio povertà
Fonte: Leggo.it
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