Parlare di liquidità e di strumenti più adeguati per gestirla può rappresentare proprio in questo momento storico una questione per pochi. Eppure oramai da diversi anni, secondo un trend in continua crescita, la quantità di risparmio parcheggiata proprio in questi strumenti rappresenta un problema per molti, visto che questa ha raggiunto la cifra record di circa 1.900 miliardi di euro.
In conti correnti, depositi e titoli a brevissima scadenza, con rendimenti, quindi, vicini allo zero se non addirittura negativi, gli italiani stando rimandando a caro prezzo le loro decisioni di investimento in un ottica di programmazione e pianificazione dei propri bisogni e di quelli delle loro famiglie.
E sì perché oggi il rischio vero non è tanto quello di sbagliare interlocutore e strategia per impiegare proficuamente il proprio risparmio, quanto piuttosto quello di vederselo “mangiare” dall’inflazione, divenuta in questi ultimi tempi particolarmente “vorace” e con una proiezione futura ancora più grave.
Forse non è proprio il momento di “stare alla finestra” e vedere cosa succederà fuori; forse è il momento di dare una bella pulita ai vetri e scrutare in maniera più attenta ed accurata l’orizzonte, per scorgere ed immaginare cosa vogliamo veramente costruire attraverso l’impiego del risparmio accumulato e “parcheggiato” nel nostro garage. . . forse la nostra auto è al sicuro, ma non per questo è stata costruita ed acquistata.
Ottenere sicurezza per ricevere inefficienza non è mai uno scambio alla pari, oramai da diversi anni, come abbiamo potuto vedere dai fallimenti bancari o dall’aumento del debito pubblico degli stati, che ha portato, di conseguenza, ad “azzerare” addirittura la remunerazione per prestiti dal rischio sempre più crescente.
Che fare allora? Come spezzare la catena della paura che paralizza ogni scelta di investimento ed impiego del proprio risparmio ? A chi soprattutto rivolgere queste domande?
Proviamo a rispondere alla domanda fondamentale: l’ultima delle tre.
Affidarsi ad un professionista che sappia “tirare fuori” dal proprio interlocutore le sue esigenze, aspettative e progetti, personali e famigliari, condividendo, in un secondo momento, le strategie e gli strumenti finanziari più funzionali alla loro soddisfazione ed al loro raggiungimento, partendo proprio dagli strumenti per gestire la giusta porzione di patrimonio da detenere in liquidità.