Ognuno, sulla base delle proprie esperienze di vita, sa dare un peso al concetto di rischio e, soprattutto, ognuno, se lo collega al fine che in quel momento voleva realizzare rischiando, “rivivrà” quell’esperienza in maniera più o meno positiva a seconda che lo abbia realizzato o meno. È il nostro vissuto molto spesso a fornirci la “sensazione” di stare rischiando o meno difronte ad una scelta che riguarda la nostra vita o il nostro risparmio, il nostro reddito.
Non si spiegherebbe perché quasi il 60% degli italiani si dichiara assolutamente avverso al rischio, ed un altro 35% ne avverso né favorevole (Report on Financial Investiment of italian Household- Survey report 2018 /fig.3.10 – Risk Preferences). Ciascuno di noi presenta contemporaneamente diverse sensibilità rispetto al rischio degli investimenti, che sono strettamente legate alla fonte ed alla destinazione del denaro che vorremmo impiegare. Ciò perché è nell’esperienza di ognuno che un risparmiatore avverso al rischio possa anche giocare al lotto con una bassissima probabilità di vincita (1 su 400 per un ambo, o 1 su 43.949.268 per una cinquina) e quindi con un’altissima probabilità di perdita della puntata. Ed è altrettanto frequente che con una piccola parte del proprio patrimonio un risparmiatore avverso al rischio decida di acquistare “strumenti finanziari” speculativi ad altissimo rischio (Azioni, Bitcoin etc).
Ecco che parlare di rischio senza collegarlo all’opportunità e soprattutto senza definire prioritariamente il motivo per il quale vogliamo rischiare è da sempre alla base di ogni nostra scelta quotidiana e della pianificazione dei propri obiettivi di vita. Quantificare, quindi, le risorse finanziarie per raggiungerli, selezionando gli strumenti finanziari più appropriati, deve fare da guida in ogni scelta di impiego del proprio denaro e del professionista a cui affidarsi. L’assunzione del rischio negli investimenti dipende essenzialmente dal fatto che le risorse a disposizione consentano o meno la realizzazione della propria pianificazione. Altrimenti, se il denaro a disposizione è sufficiente per realizzarla, perché rischiare? Solo nel caso in cui questo non fosse sufficiente, allora, l’assunzione del rischio rappresenta una opportunità necessaria.
Sicuramente gran parte del tema relativo all’educazione finanziaria è affidato all’aspetto psicologico della gestione e l’utilizzo del nostro patrimonio, perché ci permette di avere un approccio al rischio in maniera oggettiva e al “servizio” dei nostri progetti di vita .