Se la vita fosse un viaggio, quali azioni metteremmo in campo per affrontarlo nel migliori dei modi? Sicuramente definiremmo la meta, i vari luoghi da visitare, il mezzo di trasporto secondo noi più idoneo e sicuramente durante il percorso ci troveremmo a dover cambiare destinazione ed aggiornare quanto pensato anche a seconda delle condizioni meteo.
Spesso si confonde la pianificazione con la previsione, con grave danno alle proprie risorse e l’impossibilità di raggiungere le meta prefissata. L’errore sta proprio nel considerare la previsione come un momento statico che si protrarrà nel tempo fino alla meta; chi invece pianifica va oltre, considera quanto previsto come una base di partenza e nello stesso tempo si prepara sin dal primo momento ad apportare i necessari correttivi se dovessero modificarsi le condizioni pensate.
E’ un po come mettersi alla guida e tenere lo sguardo fisso sul contachilometri, magari la velocità è sotto controllo ma sicuramente si perderebbe di vista la strada, con tutti i rischi che ciò comporterebbe.
La vita per sua natura non è statica, cambiano nel tempo le necessità e le esigenze, si modificano le priorità. Nel viaggio della vita può succedere di dover cambiare “mezzo di trasporto”, magari proprio quello che avevamo pensato più idoneo per raggiungere la nostra meta e se non se ne è pianificato uno alternativo mettiamo a rischio il nostro viaggio, con la conseguenza di doversi “accontentare” di una meta diversa, sicuramente meno stimolante o gratificante di quanto previsto inizialmente.
Pianificare anche eventuali imprevisti ci permette di viaggiare verso la meta programmata con più serenità e speranza, perché non ci sogneremmo mai di partire in auto senza benzina, a luci spente di notte e senza cinture di sicurezza.
La Fregata Magnifica è un uccello marino delll’Oceano Pacifico considerato il re dei voli senza scalo. Infatti, è capace di volare per mesi interi senza mai fermarsi, planando fra le nubi e sfruttando le correnti. Le sue piume non sopportano l’acqua perché non sono idrorepellenti e dunque questo uccello marino non si può posare sulle acque dell’oceano per riprendere le forze durante il viaggio. E per questo ha messo a punto una strategia unica: dormono pochissimo, in volo lineare, per circa 10-15 minuti.
Le Fregate Magnifiche volano sotto le nubi ad un’altitudine di 600-700 metri, poi si elevano verso di esse, vi girano intorno, vi entrano e si lasciano portare sfruttando le correnti ascensionali, per poi scendono di nuovo puntando alla nuvola successiva dove trovano un’altra corrente ascensionale e così di seguito.
Percorrono quasi 410 chilometri al giorno. Per alimentarsi planano verso le acque in cerca dei pesci che affiorano in superficie e grazie alla loro abilità predatrice li pescano. Lo fanno in media tre volte al giorno.
La Fregata ha una meta ben precisa (obiettivo), sa quando è il momento di partire per migrare (tempo), sa come cibarsi e riposarsi (strategia) e sfrutta le correnti ascensionali del momento (monitoraggio costante).
Chi più di questa specie di uccelli sa cosa significa pianificare ?!