Diciamola tutta, chi non ha mai sbagliato un investimento?
Un paio di scarpe ad esempio, pagate uno sproposito ma che, dopo i primi 20 salti, si sono distrutte tipo crostatina nello zaino o, magari, una canotta tarocca che vi avevano spacciata per vera! Tutto normale, certo, ma quello che è successo a Pippen è tutt’altra cosa!
Il nostro Scottie, il secondo violino per eccellenza, uno dei pochi giocatori ad aver vinto un titolo Nba e un Oro olimpico nello stesso anno, è stato in grado di buttar via circa 120 milioni di dollari in investimenti sbagliati!
Parliamo di un individuo in grado di “sopportare” la personalità non facile di un certo Jordan, capace di metterti in crisi anche quando, per le tue emicranie, non riuscivi a dare il massimo nei playoff, e che lui invece vedeva solo come mancanza di lucidità e freddezza, la stessa, forse, che gli è mancata nella gestione del suo patrimonio.
Quasi a fine carriera infatti si racconta di un investimento di circa 20 milioni che, a suo dire, si è dissolto in un attimo o, di circa 27 milioni spesi nel mercato immobiliare, anch’essi sciolti come neve al sole.
Sicuramente qualcuno di voi penserà che sia stato semplicemente consigliato male, ma vogliamo parlare allora della sua passione per i Jet?
Ebbene sì, amici, Pippen è stato in grado di spendere ben 4 milioni di dollari per un Jet privato, Gulfstream, che ha utilizzato praticamente come fermacarte gigante perché non in grado di volare e non perché nessuno lo sapesse pilotare, intendiamoci, ma proprio perché era difettoso! (l’avrà comprato su Wish?)
Piccolo dettaglio… Oltre a quei 4 milioncini ne ha speso un altro per cercare di farlo riparare, ovviamente senza fortuna.
Tutto qui? Ma certo che no! Nel 2011 ha persino fatto causa contro alcuni giornalisti, rei di aver dichiarato la sua bancarotta, e di avergli fatto perdere importanti contratti. Inutile dirvi come nel 2013 si sia conclusa la causa… esatto, persa!
In quello stesso anno inoltre è stato arrestato, nello specifico aggressione, per aver gonfiato di botte un ammiratore che gli aveva chiesto un autografo all’uscita di un ristorante.
Agli appassionati di basket non è certo nuovo questo suo temperamento un po’ sopra le righe specie nei momenti delicati. Lanci di sedie, espulsioni, risse, sono solo alcune delle reazioni esagerate di Scottie ma, la più memorabile, fu quella del 94’, primo anno dopo il primo ritiro di Jordan.
Gara 3 contro i Knicks, parità tra le squadre e ultimo possesso a disposizione dei Bulls. Phil Jackson chiama il time-out e progetta l’ultima azione con il tiro della vittoria/sconfitta nelle mani di Kukoc!
Ora, vi ricordate la scenata di Zequila e Pappalardo a Domenica In e della storica frase “Non ti permettere, mai più, mai piùùùùùù!”?
Beh quello che successe in panchina fu più o meno lo stesso!
Scottie perse le staffe, pensando di dover essere lui ad avere la palla in quei secondi cruciali e per tale mancanza si rifiutò di rientrare in campo!
Phil Jackson, che oltre alle spalle, evidentemente aveva anche altro di enorme, lo sostituì e… indovinate un po’? Canestro di Kukoc e vittoria dei Bulls!
Un momento non certo facile per lui, reggere la pressione non è cosa da poco, ma un campione ha sempre la forza per riprendersi e infatti, quando Jordan decise di tornare, Pippen si fece trovare pronto!
“Ricorda, il postino non consegna la domenica!”
Ecco, in questa frase c’è tutta la genialità di Pippen, capace di mandare in tilt Karl Malone a pochi secondi dalla fine di Gara 1, facendogli registrare uno 0/2 dalla lunetta e, regalando la vittoria ai bulls nell’azione successiva, grazie al canestro di Jordan.
Il secondo Three-peat è storia!
“ Tu non hai mai vinto un titolo senza Scottie!” diceva il buon Barkley a Jordan, cosi per riassumere.
Come ogni essere umano quindi, anche la vita di Pippen ha avuto i suoi momenti no, ma ha saputo reinventarsi, tanto che oggi è diventato uno stimato commentatore sportivo e ambasciatore dei Bulls nel mondo. E i suoi 120 milioni? Magari li avrà già riguadagnati!! Buon per lui!
cc: NbaFellas