L’ex sportivo professionista Antoine Walker ha recentemente dichiarato di aver dilapidato più di 100 milioni di dollari in operazioni finanziarie sciagurate, ma ancor di più attraverso una “leggera gestione dei soldi”. A 42 anni anni, ora, si trova ad “insegnare l’alfabetizzazione finanziaria a sportivi di NBA e di NFL, attraverso l’introduzione e l’approfondimento di tematiche relative a risparmio, credito e ricchezza generazionale, oltre a diffidare di iniziative imprenditoriali.
Non voglio che facciano gli stessi errori che ho fatto io
Deve essere stato davvero impegnativo per l’ex stella NBA fare tutto ciò in un paese, come quello americano, che nel 2015 si situava al 14° posto nella classifica curata dalla Banca Mondiale e da Standard & Poor Ratings relativa all’educazione finanziaria. Stati Uniti superati perfino da Singapore e Repubblica Ceca (cfr Il Sole 24Ore del 25 novembre 2015, Enrico Marro)! Che dire allora di tutti quei “Protagonisti Finanziari” italiani, che quotidianamente fanno attività in un Paese al 63° posto, dietro nazioni come Senegal, Benin, Togo, Zambia e Madagascar?.
Insegnare l’alfabetizzazione finanziaria a uno sportivo professionista non è impresa da poco conto, come avrà sicuramente sperimentato Walker. Si potrebbe paragonare l’intero ciclo di vita dello sportivo professionista a un campionato. Assicurarsi che i ragazzi abbiano soldi quando la loro carriera è finita è forse solo il girone di andata! Occorre pianificare e scegliere accuratamente come vivere i restanti sessant’anni di vita, personale, famigliare e lavorativa.
Pianificare significa allora richiamare continuamente la propria esistenza a sviluppare uno stile di vita focalizzato sui propri obiettivi e disciplinato sulle strategie finanziarie più appropriate per raggiungerli. Antoine Walker suggerisce di fare tutto ciò attraverso “un rapporto produttivo con un consulente finanziario competente”. Competente ad accompagnare lo sportivo professionista nelle tappe della propria vita, condividendo le scelte di investimento più adeguate proprio nel momento di maggior sforzo nella costituzione del capitale, che per lo sportivo professionista si riduce al massimo a 15 anni di carriera.
Se un giorno potrà sedersi all’ombra di una bella pianta…è perché avrà seminato molto tempo prima!
Ph – Finance.yahoo.com